di Roberta BALDASSARRE e Michela BIANCARDI
Io amo l’artificiale, è l’oggetto del progettare. Ma la sfida si fa sulle dimensioni molto sottili. Non solo come la produzione di texture, ispirate non tanto alla natura quanto all’arte. Ci sarebbe un mondo. […] Il grès dovrebbe avere maggiore coraggio. Dovrebbe esprimersi nello spettacolo dei colori.
Alessandro UBERTAZZI
Riprodurre artificialmente superfici ispirate ai materiali naturali – quali marmi, travertini, legni e pietre –, che un tempo era considerata l’espressione di un “surrogato”, oggi, nell’architettura e nell’interior design, rappresenta l’ispirazione alla natura che ne supera i limiti e ne potenzia l’espressività.
Il Cersaie, nell’edizione 2018, presenta un prodotto evoluto, spinto quasi con una sorta di iperrealismo verso una perfezione che fa andare oltre la valutazione di vero o falso. Molti i referenti di settore che hanno dibattuto il tema affiancando in convegni e conferenze le numerose Aziende presenti in fiera.
La sfida affrontata si fa sulle grandi dimensioni e su spessori molto sottili. La texture è raffinata al punto tale da non sembrare più ispirarsi soltanto alla natura ma quasi all’arte.
Il processo produttivo che oggi consente la produzione di grandi lastre anche “a stampo” spinge l’evoluzione dei materiali ceramici a concentrarsi sulla strutturazione della superficie.
Alle tradizionali finiture naturale, lucida, satinata, morbida, si uniscono finiture di superfici tramate, diamantate, con screziature metalliche, in texture 3D, che attraverso la vista ispirano e sollecitano la tattilità.
Anche la resina conquista il grande formato contribuendo a rivoluzionare il concetto di ceramica, non solo per il bagno e la cucina.
Proposte coerenti con il tema del grande formato e del dettaglio decorativo pervenute da molte Aziende del settore ceramico concorrono a cambiare le tendenze dell’interior design.