di Teresa VILLANI
Terrazzo tiles, baldosa o, più comunemente, graniglia, è un derivato dall’impasto di materie prime semplici: acqua, cemento, marmo in grani o in ciottoli, polveri minerali e ossidi naturali. Materiali “poveri”, provenienti prevalentemente da scarti della lavorazione di marmi e pietre, ricomposti insieme per dar vita a pavimenti policromi sui quali fiori colorati si intrecciano
o disegni geometrici compongono giochi di prospettiva.
Le bordure e i tappeti che arricchiscono le tinte unite hanno permesso e permettono ancora di ottenere pavimenti di altissimo pregio, che contraddistinguono alcune delle più belle pavimentazioni in Italia e nel mondo.
A un concetto di qualità perseguibile e verificabile tramite il controllo scientifico di dati tecnici e prestazionali
e al progressivo processo di artificializzazione di prodotti naturali, lo scenario architettonico contemporaneo contrappone, per contrasto, un nuovo linguaggio, fondato sull’armonia compositiva e tecnica, sull’appropriatezza dei processi produttivi, sulla consapevolezza estetica.
Il settore produttivo delle graniglie può essere caratterizzato da tre aspetti fondamentali: impegno, competitività, progresso.
L’impegno delle aziende per raggiungere livelli d’eccellenza è non solo nel supportare i progettisti con il necessario “sapere tecnico” (prodotti, prestazioni, soluzioni costruttive) ma anche sulle tematiche ambientali e della sostenibilità (riuso di risorse, controllo delle emissioni).
La competitività è giocata sempre sugli aspetti di eco-compatibilità e salubrità, rispetto a materiali di finitura concorrenti (legno, linoleum, resine). In alcune linee produttive innovative il cemento (legante) può essere arricchito da principi attivi fotocatalitici per abbattere gli inquinanti presenti nell’aria.
Il progresso è legato all’evoluzione dei processi produttivi che spaziano dalle tecniche di alto artigianato sapientemente affiancate ai moderni processi di lavorazione.
La graniglia, come pietra “da plasmare”, si presta a molteplici ambiti di applicazione e destinazioni d’uso: residenziale, uffici, retail; per ambienti più diversi, dal classico al contemporaneo, dal moderno al vintage.
Sta all’abilità del progettista tradurre versatili opzioni figurative, configurazioni spaziali ed esigenze fruitive in puntuali specifiche tecniche e in dispositivi costruttivi coerenti, efficienti e sostenibili, senza perdere uno sguardo d’insieme sul progetto di architettura quale sintesi di saperi eclettici e complementari.