Milan Design Week 2018: i trend emergenti. Rétro e tanto colore dominano la scena
Il colore domina la scena della Milan Design Week 2018: caldo, acceso, a volte stravagante, e, qualche volta, eccessivo. Sicuramente di forte impatto.
Ha registrato 434.509 presenze la Milan Design Week 2018, provenienze da 188 paesi e incrementi del 26%, rispetto all’edizione del 2017 e del 17%, rispetto a quella del 2016.
Installazioni, dibattiti, eventi, mostre e performance. Designer, creativi, architetti, fotografi, videomakers, giornalisti e operatori vari del settore, hanno affollato la città alla ricerca dei nuovi trends.
Questi i mega trend presentati e selezionati da Viasolferino:
Il rétro domina la scena
Forme curve, velluto e metalli, decorazioni geometriche elaborate sul motivo della linea, ma anche su pattern della tradizione più classica.
Il velluto, sofisticato ed elegante, è utilizzato su sofà, sedute, pouf, su tende e a terra, accostato al metallo nero, che domina la scena, all’oro e all’ottone spazzolato o brunito.
Forme curve e metallo (Ring Table di Nendo) – Minotti
Gallotti&radice Sophie chair
Forme curve, toni dark con la scelta di legni scuri, palette cromatiche nei toni del verde, dell’arancio e dei toni neutri – Lema
Chez Nina, un club speciale progettato dall’architetto e designer India Mahdavi per Ninufar Gallery. Il velluto colorato, le forme curve, le decorazioni murali, l’illuminazione e la palette colori producono un’atmosfera dark molto sofisticata.
Tanto colore
Il Millennial Pink che ha catturato la scena da un paio di anni continua ad avere un ruolo importante, ma vira verso i toni più rossi dell’albicocca, del corallo e del terracotta. Colori caldi e ricchi, come la terracotta nei toni del bordeaux e dell’arancio papaya, o il giallo senape, hanno fatto rumorosamente sentire la loro presenza tra il verde salvia ed il verde avocado.
Un grande ritorno, totalmente inaspettato, del blue klein, a volte, protagonista assoluto, a volte, posto a definizione di un contrasto cromatico con una palette più morbidi.
I toni e le palette colori sono decisi e ispirano sia ambientazioni dark, eventualmente illuminate dalla presenza di un new natural quale il greige (combinazione di un grigio con un beige), sia ambientazioni dai toni pastello, spazi luminosi e, al contempo, molto sofisticati.
Le ambientazioni deep si combinano anche a legni più scuri.
The Diner, installazione della rivista di design americana Surface, progettata da David Rockwell e 2×4.
Il brand australiano emergente, Sp01, presenta la nuova collezione firmata da Tim Rundle, Materiali dal sapore industrial, ceramiche, tessuti tutto elaborato su un’unica palette cromatica.
Arancio e verde – Muuto
Arancio e verde salvia in un ambiente neutro, in cui i toni molto caldi creano un’atmosfera dark – Lema
Tram Corallo di Cristina Celestino in collaborazione con il brand di tessuti Rubelli
Una palette dai toni pastello, con accenti di colore blu per genberare contrasto – Club Unseen di Studiopepe
Decisamente blu la proposta di Paola Navone per Gervasoni
Blu anche per l’installazione Life in Vogue di Vogue Italia, di Patricia Urquiola
Marmo
Il marmo è proposto in qualunque combinazione e proporzione; è protagonista di arredi, complementi, lampade e superfici di finitura.
Marea, progetto di Patricia Urquiola per Budri
Disegnato da Andrea Marcante e Adelaide Testa,Tavolo componibile Duale per SEM, della collezione Futuraforma
Pli, serie di tavoli progettati dalla designer francese Victoria Wilmotte per Minima
Piani in marmo per la cucina – Il nuovo flagship store di Arclinea
Il tech invade l’abitare
Il design integra il tech negli spazi dell’abitare.
La mostra di Google Softwear da Rossana Orlandi, curata dal trend forecasting Li Edelkoort e in collaborazione con la designer danese Kiki van Eijk, affronta il tema della percezione sensoriale e dell’integrazione armoniosa della tecnologia nella nostra vita quotidiana.
Un’attenzione al riciclo dei materiali
Il manifesto per la Design Week 2018 ha dato risalto alla sostenibilità. Il risultato è sintetizzabile con progetti che puntano al recycling di processo o di prodotto.
LOVELY WASTE, la mostra organizzata dall’agenzia Source negli spazi di ZONA K. Tappeti di Lyk Carpet, che coniugano la tradizione tessile tibetana a geometrie e colori occidentali
I tappeti
I tappeti catturano l’attenzione. Nomi famosi del design stanno collaborando con i brand, aggiungendo la loro firma e proponendo la produzione di settore in un modo totalmente rinnovato di pensare al tappeto. Lavorando sul continuo contrasto tra riferimenti barocchi, inserti monolitici essenziali e preziosi e frequenti riferimenti all’arte contemporanea, la produzione dei tappeti apre a modalità innovative della loro integrazione negli spazi.
Dimorestudio disegna per Golran 1898 la collezione Paralleli. Il contrasto creato tra riferimenti barocchi e inserti preziosi, essenziali e monocromatici, rimanda a citazioni chiare dell’arte contemporanea.
Slinkie disegnato da Patricia Urquiola per CC-Tapis
La designer inglese Bethan Laura Wood disegna per CC-tapis la collezione Super-Fake completamente customizzabile nei colori
Il tappeto va a muro e diventa lampada, Studiopepe per CC-Tapis – The Talisman Wallhanging collection
Studiopepe nell’installazione del Club Unseen
Ludovica+Roberto Palomba per CC-Tapis, Collezione Tribù
Decorazioni a linee
Le linee dritte sono la forma geometrica – e il modello – del momento, in netto contrasto con le forme curve.
Tavolini tubolari morbidamente pieghettati bordati Nori di Gallotti & Radice
Schermi Rayures dei fratelli Bouroullec per Glas Italia
Observatory – Installazione di Lee Broom al Fuorisalone