di Roberta BALDASSARRE
L’Intelligenza come principio di creatività, senso del talento, geniale abilità nel fare e nel pensare.
Claudio LUTI
Si è conclusa la cinquantottesima edizione del Salone del Mobile, che ha visto presenti più di duemila espositori e cinquecentocinquanta Designer al SaloneSatellite. Un appuntamento immancabile quello della Milano Design Week, che, oltre alla presentazione dei nuovi prodotti, ha promosso la cultura dell’innovazione e della ricerca, proponendo anche nel Fuorisalone milleduecento eventi, tra allestimenti, mostre e installazioni.
Arte e creatività, tecnologia e industria, e, soprattutto, sostenibilità e customizzazione in questa edizione del Salone del Mobile, diventato negli anni un’esperienza globale in grado di ispirare nuovi progetti e attrarre risorse.
Strutture molecolari tradotte in nuovi linguaggi espressivi; caleidoscopiche e liquide miscele multicolore composte all’interno di semplici e rigide forme geometriche come richiamo ai blasoni e all’araldica; forme geometriche combinate con tessiture venate di rocce metamorfiche e con raffinate campiture cromatiche del marmorino.
Il rigore degli elementi industriali accostati all’eleganza di un design minimale; allestimenti come atelier creativi in cui alcune collezioni si completano e altre debuttano.
LEA Ceramiche presenta la nuova collezione di Fabio NOVEMBRE, “Zoom”, completamento dell’impianto decorativo della collezione “Concreto”.
L’ispirazione per Zoom arriva dalla chimica, una scienza esatta che permette di comprendere i dati più intimi degli elementi. […] Questa struttura molecolare, invisibile per l’occhio umano, ci nega un rapporto più intimo con il materiale stesso. Zoom diventa allora un artificio che consente di penetrare la natura del cemento e delle sue componenti organiche. Zoom è un potente microscopio che ci permette di analizzare le imprevedibili geometrie della natura.
(Fabio NOVEMBRE)
In gamma di grigi, la collezione propone quattro pattern dal tratto vigoroso e ingigantito, nei formati 60×60 cm e 20×20 cm.
Cedit, del Gruppo FLORIM, ha decisamente spinto verso una audace sperimentazione stilistica, proponendo due collezioni di lastre di grande formato in cui si intrecciano geometria e colore.
“Araldica“, di Federico PEPE, è sgargiante, “liquida”, caleidoscopica, contrappone il rigore delle forme geometriche alla fluidità dell’effetto della carta marmorizzata, con un immediato richiamo della composizione agli stemmi araldici.
“Policroma”, di Cristina CELESTINO, si ispira all’uso che Carlo SCARPA faceva dei pannelli di marmorino, alla tessitura dei marmi più utilizzati nelle architetture milanesi e ai marmi italiani in via d’estinzione; utilizza la geometria dell’arco a tutto sesto per realizzare, sulla stessa lastra, l’effetto di un intarsio.
Agape lancia la collezione “Petra“, di Diego VENCATO e Marco MERENDI, interamente realizzata in Cementoskin di Gypsum, un materiale dalle elevate prestazioni: grande robustezza, lunga durata e resistenza allo sporco.
Consolidando l’intensa collaborazione con la Designer Patricia URQUIOLA, Agape propone “Rigo” una composizione architettonica rigorosa ed elegante per il sistema di arredo bagno.
Due travi parallele definiscono i piani d’appoggio sui quali il lavabo e gli accessori sembrano poter scorrere, come su un nastro.
Minimalismo e ricercatezza anche per la nuova “Spoon M” di Agape, il progetto di Benedini Associati che riassume e raffina vent’anni di ricerca sul tema della vasca da bagno.
Una nuova declinazione anche per il progetto “Immersion“, di Neri&Hu. Vasca e lavabo si ispirano alla tradizione orientale del rituale del bagno.
Agape arricchisce le collezioni con una serie ricercata di vassoi e contenitori che consentono molteplici configurazioni del sistema, dalle più semplici a quelle più articolate.
Una visione contemporanea unisce due linguaggi molto diversi tra loro, ABOUTWATER, marchio nato dalla partnership Boffi/Fantini, amplia la collezione firmata da Michael ANASTASSIADES, lanciata nella scorsa edizione del Salone del Mobile, completando la serie “AA 27” con finiture acciaio inossidabile spazzolato e Matt Gun Metal PVD.
Più che risultati rivoluzionari, questa edizione del Salone del Mobile ha esaltato l’ingegno, la ricerca che tenta una strada comune e unisce arte e tecnologia senza trascurare la sostenibilità. Ha fatto emergere la necessità e lo sforzo di trovare un’identità definita e una formula che consenta di offrire un prodotto ricercato e personalizzabile.
Certamente, il Salone del Mobile si conferma un evento globale, perno di un sistema virtuoso che ha radici a Milano, ma si proietta in tutto il mondo, generando relazioni, opportunità di business e percorsi creativi che si riflettono positivamente sulla vita della nostra città e su tutto il sistema del design.
(Claudio LUTI)