di Roberta BALDASSARRE
Di common ground, terreno comune per «stimolare i colleghi a reagire alle prevalenti tendenze professionali e culturali del nostro tempo che tanto risalto danno alle azioni individuali e isolate», parlò già David Chipperfield, in occasione della Biennale di Architettura del duemiladodici.
Con l’obiettivo di moltiplicare le occasioni di discussione e confronto, affinché l’architetto rivolga sempre più consapevolmente attenzione al “costruito”, città e edificio, e lo consideri una realtà creata in collaborazione con il fruitore e con i molti soggetti che definiscono il processo edilizio, Viasolferino ha reso centrale il tema della formazione.
Per far emergere l’importanza «dell’edificio non come spettacolo individuale, bensì come manifestazione di valori collettivi e scenario della vita quotidiana» (David Chipperfield), Viasolferino ha creato importanti occasioni di dibattito che hanno visto coinvolti docenti di chiara fama.
Per il secondo dei tre cicli di corsi programmati per l’anno duemiladiciannove, sono stati proposti il tema della progettazione inclusiva, trattato alle diverse scale di intervento e in contesti differenti, e il tema del colore, affrontato in rapporto alla pervasione dell’esistenza, al condizionamento soggettivo e all’influenza nei comportamenti sociali.
Ne hanno parlato
Teresa VILLANI, Architetto, Dottore di Ricerca in “Riqualificazione e Recupero Insediativo”, Ricercatore universitario in “Tecnologia dell’Architettura” presso il “Dipartimento di Pianificazione, Design Tecnologia dell’Architettura” dell’Università “Sapienza” di Roma.
Pietro ZENNARO, Architetto, Docente presso il Corso di laurea magistrale in “Architettura e Innovazione” dell’Università “Iuav” di Venezia, già Docente presso l’Università degli Studi di Padova, l’Università di Ferrara, il Politecnico di Milano e Università estere.
«Numerose le considerazioni, condivise e partecipate, sull’appropriatezza di scelte tecniche orientate all’uso di materiali sensoriali dalle linee innovative e su come la scarsa conoscenza delle prestazioni porti inevitabilmente il progettista all’uso di soluzioni preconfezionate e standardizzate». (Teresa VILLANI)
«Partendo dal particolare e arrivando al generale, il corso “Glocal Colour Design” ha trattato il progetto del colore dall’uso indoor fino alle superfici esterne di un edificio. Si sono rese esplicite alcune modalità di adozione di accostamenti cromatici (armonie, accordi cromatici) sulle base delle attuali conoscenze sviluppate dalla comunità scientifica internazionale e sui sistemi di classificazione cromatica maggiormente in uso». (Pietro ZENNARO)
L’apprezzamento manifestato dagli Ordini degli Architetti P.P.e C. delle province di Arezzo, Campobasso, Teramo e Ragusa e l’accreditamento dei corsi organizzati da Viasolferino hanno evidenziato come i temi trattati siano stati occasione per un necessario confronto tecnico e culturale.
Il materiale didattico relativo ai Corsi Viasolferino è disponibile sul sito www.viasolfernohome.it nella sezione “Corsi”.